Il punto con i mister: Pulcini misti Femminile

Quando hai iniziato ad allenare la squadra femminile? Perché hai scelto questa categoria?

Ho iniziato la scorsa stagione perché mi era stato chiesto un aiuto da parte dell’allenatrice che allenava mia nipote. L’anno scorso era appena nata l’Asti femminile ed erano mischiate le ragazze grandi con quelle piccole. L’allenatrice, sapendo che io ho giocato per 10 anni a calcio, mi ha chiesto di darle una mano, allenando la bambine più piccole. Io ho voluto accettare perché penso sia una bella avventura allenare una realtà come questa e perché in generale ho la passione per il calcio.

Come reputi la stagione? C’è stato un aspetto in particolare in cui, durante la stagione, le tue ragazze sono migliorate?

Dal punto di vista dei risultati penso sia stata una stagione non positiva ma com’era normale attendersi. Abbiamo disputato un campionato con squadre maschili e quindi sapevo che avremmo avuto difficoltà a competere. I ragazzi fisicamente hanno più forza fisica, più reattività e più aggressività.

In alcune partite però, ci siamo presi alcune soddisfazioni importanti, vincendo 1/2 match e portando a casa qualche pareggio contro squadre, appunto maschili. Abbiamo fatto anche alcuni tornei con altre squadre femminili dove, invece, il confronto era alla pari, ed abbiamo fatto sempre bella figura.

Noi attualmente stiamo lavorando per poter partecipare durante la prossima stagione ad un campionato femminile, così da avere un confronto alla pari. Durante questa stagione ho cercato di far migliorare le mie giocatrici dal punto di vista tecnico, provando a farle giocare a calcio.

Il numero delle ragazze in rosa, però, rispetto alla passata stagione è aumentato. L’anno scorso, infatti, c’erano solamente cinque ragazze, mentre quest’anno tredici. Molte ragazze hanno iniziato a giocare a calcio da pochissimo tempo e penso che tutte abbiano fatto grandi progressi. Abbiamo lavorato sul posizionamento in campo e sul gioco di squadra, aspetti in cui sono migliorate tutto molto.

In cosa è consistito il tuo lavoro? Su quali aspetti hai fatto lavorare la tua squadra?

Ho lavorato inizialmente sulle basi del calcio per capire su quali aspetti successivi avrei dovuto lavorare. Adesso stiamo lavorando sul posizionamento in campo e sul gioco di squadra. Sto cercando infatti di insegnarle a difendere ed attaccare, oltre che provare a giocare la palla a terra. Voglio infatti che provino a trovare il più possibile una soluzione di gioco e che non buttino sempre via il pallone. Durante l’annata non mi interessava granché dei risultati delle singole partite. Mi interessava più che altro che provassero a giocare a calcio.

Pensi che il calcio femminile abbia troppa poca importanza? Ti ha creato problemi durante la stagione?

Diciamo che non c’è stato nessun episodio di pregiudizio e questo mi ha fatto piacere. Mi dispiace, però, che ci siano ancora troppi pochi campionati femminile nelle vicinanze. Il calcio femminile è una bella realtà e, se affrontata nel modo giusto, può essere una bella avventura. Spero che il calcio femminile venga valorizzato di più e che ci siano sempre più squadre femminili. La prossima stagione puntiamo ad aumentare ancora di più il numero delle ragazze, provando a creare due gruppi femminili molto numerosi, crescendo ancora di più. Io penso che sarebbe una bella soddisfazione sia per noi che per la società Asti Calcio.

 

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